enruit
+998 93 720-04-44 skype: solevitatour
info@solevita.uz, manager@solevita.uz,

+998 93 720-04-44 skype: solevitatour
info@solevita.uz, manager@solevita.uz,

Samarcanda Legendario

La citta’ Samarcanda e’ la vena principale della storia dell’Asia Centrale.
Famossisima per la storia secolare ed eventi che hanno influenzato il futuro del
tutto mondo. La citta’ e’ piena delle scoperte ed avventure.
Primo descrizione dell’origine della citta’ era nel libro sacro “Avesta” Samarcanda
ha più di 2750 anni, anche la versione storica di arabo Abu al-Nesefi –
Samarcanda ha 3700 anni.
Ci sono numerose leggende di Samarcanda.Per esempio della tomba di Amir
Temur. Secondo la leggenda, colui che osa ad aprire la tomba del sovrano,
causerà il suo spirito e poi il mondo sarà immerso nel buio. Gli archeologi non
sono superstiziosi, non credono in “fiabe d’Oriente”. La tomba è stata aperta nel
22 giugno 1941 Il giorno quando la Germania nazista ha attacato l’Unione
Sovietica.
Ci sono un enorme numero di monumenti. Per esempio, la moschea “Bibi
Honim”- una delle più antiche moschee del mondo musulmano. A Samaracanda ci
sono le madrasse e le rovine del famoso osservatorio di filosofo e astronomo
Ulugbek, splendidi giardini, i numerosi musei.Non tutte le città nel mondo arabo
hanno una ricca collezione di monumenti architettonici di cultura musulmana
come Samarcanda.I reperti archeologici e le cronache di storici antichi hanno
deciso che prima persona è venuta a Samaracanda migliaia anni a.c.
Nei V-VII secoli, Samarcanda era già una grande città con la popolazione affollata,
artigianato sviluppato, con il commercio e la cultura.Era circondato da una
cittadella inespugnabile, la mura difensiva aveva una lunghezza di 70 tappe – una
decina di chilometri e mezzo.Gli arabi venuti in città, erano stupiti del aspetto di
Samarcanda e loro hanno iniziato a nominarla come “Specchio del mondo”,
“Giardino dell’Anima”, “Il Gioiello dell’Islam”.
Il progresso culturale di Samarcanda era nel Medioevo.Nessuno ha fatto così
tanto per lo sviluppo della città, come il Grande Amir Timur. Alla fine del XIV
secolo Samarcanda diventa la capitale del suo vasto impero. Lui ha costruito
numerosi palazzi ed edifici a Samarcanda.
Nel 1399, al ritorno da un viaggio d’India con la ricchezza enorme , Timur ha
iniziato la costruzione di una moschea del Venerdì in onore della sua amata
moglie.La moshea è stata costruita durante cinque anni.Il complesso
architettonico della moschea ha un gran cortile. Nella decorazione del portale
della moschea è usata la decorazione delle pareti di pietra scolpita, marmo e
maioliche. Gia è l’ottavo secolo che la maestosa cupola della moschea principale
domina la città, colpendo i turisti con la sua incredibile bellezza.
Come molti secoli fa, turisti arrivano a Samarcanda oggi e ammirano della cupola
turchese del mausoleo Gur-Emir – (è una tomba di famiglia di Timur e degli eredi
dell’impero), e dell’eleganza unica di complesso Shahi- Zinda, uno dei più
magnifici a est.
Colpiscono per la sua bellezza le maestose madrasse, madrasse di Ulugbek,
“Sherdor” e “Tillya -Kori” sulla piazza Registan – la zona conosciuta per i suoi
bazar. Molto bello è il mausoleo di Abdi Darun – il tempio chiamato in onore di
giudice Khodja Abdi o Abd al Mazeddina, che viveva a Samarcanda nel IX secolo.
Ma il più famoso al mondo e la grande costruzione – è osservatorio di Ulugbek
nipote di Amir Temur, nonostante lui non era famoso come il nonno, ma era
conosciuto come il più insolito sovrano di Samarcanda. Ulugbek – è uno
scienziato, architetto, filosofo, artista e il grande astronomo. Il regno di Ulugbek è
un’epoca segnata da grande progresso nelle arti e nelle scienze, dello statoIl
famoso osservatorio è stato costruito su una collina sulle rive del canale
“Obirahmat” in periferia di Samarcanda.
Ora la città è famosa per i maestri d’arte applicata: di metallo sbalzato, gioielli,
opere d’arte ,di seta e ricamo, tessitura di tappeti e tessitura della seta, e delle
famose ceramiche blu e bianco.
La città che da sempre evoca fantasie e sogni fantastici, ricordi di un luogo
che dovette essere, agli occhi degli antichi, qualcosa di assolutamente
straordinario.